Bisogna cominciare a giocare come si deve, anche se l'inter ieri ha avuto la metà della squadra a disposizione per colpa dei tantissimi infortuni . Ma si doveva far meglio, perchè ? perchè bisogna crederci anche nei momenti più difficili. L'inter con la scusa di aver passato il turno con anticipo o con la scusa di dover avere la testa al mondiale per club non ha affrontato la partita come si doveva fare, avendo affrontato nei primi 10 minuti un werder con la paura, ma poi, quando gli uomini di Thomas Schaaf hanno capito la difficoltà degli uomini di Benitez hanno cambiato marcia cominciando a macinare occasioni da rete che si sono trasformate al 38' del primo tempo con Prodl, al 4' (st) Arnautovic, e al 43' (st) Pizarro. L' inter di benitez ha mancato di concentrazione, ritmo, collabborazione, e soprattutto di rettività, e già perchè i neroazzurri si sono addormentati sembrado una piccolissima inter. Ora bisogna guardare avanti e gli uomini di Benitez dovranno essere dinamici e reattivi per il 13 di dicembre . Prima della partenza per Abu Dhabi, prevista per venerdì mattina. Con Rafael Benitez, lo staff tecnico, medico e dei preparatori, oggi hanno lavorato singolarmente Coutinho (programma rieducativo completo), Joel Obi (aerobico sul campo), Nwankwo Obiora (seduta 'di scarico'), Marco Materazzi (seduta 'di scarico'), Dejan Stankovic (aerobico sul campo), David Suazo (programma riabilitativo completo), Javier Zanetti (terapie per la contusione rimediata ieri sera a Brema). Denis Alibec, Simone Benedetti, Alberto Gallinetta, Lucio, Amantino Mancini, McDonald Mariga, Diego Milito e Nelson Rivas hanno svolto un lavoro di gruppo sul campo, inizialmente insieme con Cristian Chivu, Julio Cesar, Maicon che hanno partecipato al riscaldamento, alle esercitazioni sullo sviluppo del gioco offensivo e a quelle per lo sviluppo del possesso palla. Il lavoro di gruppo sul campo - per Alibec, Benedetti, Gallinetta, Lucio, Mancini, Mariga, Milito e Rivas - si è quindi concluso con una partitina a tema su spazi ridotti.
FORZA NEROAZZURRI....!!!
mercoledì 8 dicembre 2010
FORZA INTER !!!!
Bisogna cominciare a giocare come si deve, anche se l'inter ieri ha avuto la metà della squadra a disposizione per colpa dei tantissimi infortuni . Ma si doveva far meglio, perchè ? perchè bisogna crederci anche nei momenti più difficili. L'inter con la scusa di aver passato il turno con anticipo o con la scusa di dover avere la testa al mondiale per club non ha affrontato la partita come si doveva fare, avendo affrontato nei primi 10 minuti un werder con la paura, ma poi, quando gli uomini di Thomas Schaaf hanno capito la difficoltà degli uomini di Benitez hanno cambiato marcia cominciando a macinare occasioni da rete che si sono trasformate al 38' del primo tempo con Prodl, al 4' (st) Arnautovic, e al 43' (st) Pizarro. L' inter di benitez ha mancato di concentrazione, ritmo, collabborazione, e soprattutto di rettività, e già perchè i neroazzurri si sono addormentati sembrado una piccolissima inter. Ora bisogna guardare avanti e gli uomini di Benitez dovranno essere dinamici e reattivi per il 13 di dicembre . Prima della partenza per Abu Dhabi, prevista per venerdì mattina. Con Rafael Benitez, lo staff tecnico, medico e dei preparatori, oggi hanno lavorato singolarmente Coutinho (programma rieducativo completo), Joel Obi (aerobico sul campo), Nwankwo Obiora (seduta 'di scarico'), Marco Materazzi (seduta 'di scarico'), Dejan Stankovic (aerobico sul campo), David Suazo (programma riabilitativo completo), Javier Zanetti (terapie per la contusione rimediata ieri sera a Brema). Denis Alibec, Simone Benedetti, Alberto Gallinetta, Lucio, Amantino Mancini, McDonald Mariga, Diego Milito e Nelson Rivas hanno svolto un lavoro di gruppo sul campo, inizialmente insieme con Cristian Chivu, Julio Cesar, Maicon che hanno partecipato al riscaldamento, alle esercitazioni sullo sviluppo del gioco offensivo e a quelle per lo sviluppo del possesso palla. Il lavoro di gruppo sul campo - per Alibec, Benedetti, Gallinetta, Lucio, Mancini, Mariga, Milito e Rivas - si è quindi concluso con una partitina a tema su spazi ridotti.
FORZA NEROAZZURRI....!!!
WERDER BREMA- INTER 3-0
BISOGNA FARE QUALCOSA .
Il 3-0 con cui il Werder Brema batte l'Inter non è importante dal punto di vista della classifica ma è un vero schiaffo in faccia alla squadra e a Benitez, che ieri aveva ricevuto il monito imperativo del presidente Moratti "in Europa non puoi fare figure del cavolo".
La figura del cavolo invece c'è stata eccome, basti pensare che il terzo portiere Orlandoni, oggi esordiente in Champions League è stato tra i migliori. Visto che Materazzi si è infortunato nel riscaldamento è stato Cambiasso a fare il centrale difensivo, ma l'Inter è andata sotto al 39' su autogol di Cordoba, che deviava in porta un colpo di testa di Prodl.
Nel secondo tempo il tracollo: il raddoppio tedesco arriva al 49' ed è dell'ex Marko Arnautovic, che col sinistro anticipa Cambiasso e mette al volo sotto la traversa. Il 3-0 è siglato al 87' da Pizarro, abile a 'scherzare' Cambiasso dal limite dell'area e a trafiggere Orlandoni con un diagonale rasoterra di destro. 2-2 il risultato dei legni colpiti, due per parte nel di Hunt e di Pandev.
Il 3-3 di Enschede tra Twente e Tottenham aumenta i rimpianti perché con una vittoria si sarebbe vinto il girone.
La possibilità quindi è quella di ripartire da Abu Dhabi con l'incognita di una squadra che non sembra più seguire il tecnico spagnolo. Santon esce dal campo e chiede se può andare a fare la doccia, Zanetti viene sostituito e va fuori dal campo zoppicando. Eto'o non viene sostituito e viene toccato duro dagli avversari.
E' evidente che qualche giocatore si è risparmiato, magari qualche campione sta pensando a questo appuntamento e quindi chissenefrega del 3-0 di Brema. Ma se non ci saranno recuperi dei giocatori determinanti come Stankovic, Maicon e Milito e soprattutto se la squadra si è davvero staccata mentalmente dal suo allenatore,
Il 3-0 con cui il Werder Brema batte l'Inter non è importante dal punto di vista della classifica ma è un vero schiaffo in faccia alla squadra e a Benitez, che ieri aveva ricevuto il monito imperativo del presidente Moratti "in Europa non puoi fare figure del cavolo".
La figura del cavolo invece c'è stata eccome, basti pensare che il terzo portiere Orlandoni, oggi esordiente in Champions League è stato tra i migliori. Visto che Materazzi si è infortunato nel riscaldamento è stato Cambiasso a fare il centrale difensivo, ma l'Inter è andata sotto al 39' su autogol di Cordoba, che deviava in porta un colpo di testa di Prodl.
Nel secondo tempo il tracollo: il raddoppio tedesco arriva al 49' ed è dell'ex Marko Arnautovic, che col sinistro anticipa Cambiasso e mette al volo sotto la traversa. Il 3-0 è siglato al 87' da Pizarro, abile a 'scherzare' Cambiasso dal limite dell'area e a trafiggere Orlandoni con un diagonale rasoterra di destro. 2-2 il risultato dei legni colpiti, due per parte nel di Hunt e di Pandev.
Il 3-3 di Enschede tra Twente e Tottenham aumenta i rimpianti perché con una vittoria si sarebbe vinto il girone.
La possibilità quindi è quella di ripartire da Abu Dhabi con l'incognita di una squadra che non sembra più seguire il tecnico spagnolo. Santon esce dal campo e chiede se può andare a fare la doccia, Zanetti viene sostituito e va fuori dal campo zoppicando. Eto'o non viene sostituito e viene toccato duro dagli avversari.
E' evidente che qualche giocatore si è risparmiato, magari qualche campione sta pensando a questo appuntamento e quindi chissenefrega del 3-0 di Brema. Ma se non ci saranno recuperi dei giocatori determinanti come Stankovic, Maicon e Milito e soprattutto se la squadra si è davvero staccata mentalmente dal suo allenatore,
sabato 4 dicembre 2010
FORZA INTER
3
dic
2010
Lazio show, l’Inter ora mette a rischio il Mondiale per club. Intervieni in chat
Lazio-Inter 3-1: è una grande festa per la squadra di Reja che batte i campioni d’Europa e d’Italia e torna – magari anche solo per 24 ore, però è sempre una bella soddisfazione – in testa alla classifica. Preoccupante lo stato di salute dell’Inter, più che dimezzata dagli infortuni, è vero, ma incapace di costruire una partita vera per quasi un’0ra di gioco e accesa soltanto dalla disperazione sul 2-0 per la Lazio. Inutile al momento fare processi e cercare di capire cosa succede, inutile tornare a mettere in discussione Benitez (ma succederà, eccome…) l’Inter deve cercare solo di ritrovare tutti i suoi titolari in vista del Mondiale per Club. Con questa squadra qui è impossibile vincerlo, e chissà quando ripasserebbe il
INTER................ dove sei ?
Che sventola! L’Inter scopre che Tyson Zarate fa male e l’Aquila fa danni. Grande Lazio, Inter da incubi. La sua difesa è il solito gruviera delle ultime partite. Il gioco della Lazio rintrona la squadra e rispedisce Benitez e i giocatori nell’inferno dei dubbi. Se questa è l’Inter che parte per mondiale, Moratti dovrà farsi più d’un segno di croce. Il campionato ieri sera ha detto due cose: la Lazio sarà osso duro per tutti. L’Inter, per ora, ha perso la corsa. Lazio in testa con il Milan, Inter sempre più lontana: al ritorno da Abu Dhabi potrebbe trovarsi a distanza siderale dai milanisti. Inter con poca testa, nel senso della concentrazione. Ma ormai con poca classe. Giocatori come marionette ammosciate: quando si sveglia uno, si addormentano gli altri.
Dimenticate la difesa saracinesca: se n’è andata con Samuel. Non parliamo dell’attacco: Pandev ha ritrovato il gol, dopo aver sbagliato quello (ancora una volta) che poteva cambiar faccia alla partita. Buon che al mondiale ci sarà Eto’o, e magari Milito.
Partita persa a centrocampo: la Lazio ha giocato con intensità e determinazione. L’Inter è stata una mozzarellina, senza anima. Salvo risvegliarsi dopo aver subito la sventola fortunata di Biava e il 2-0 d’autore, venuto dalla bravura di Zarate e dall’unico intervento sfortunato di Natalino. Poteva essere un diluvio, Castellazzi ha aperto l’ombrello. Quei due gol laziali sono stati l’unico elettrochoc per viandanti addormentati. L’Inter ha ricominciato a giocare calcio determinato nell’ultimo quarto d’ora: ne ha cavato il ritorno al gol di Pandev, una squadra più cattiva, un gioco più credibile. Ma è durato poco, la Lazio ha punito con Hernanes che, insieme a Zarate e Floccari, ha messo i nerazzurri in angoscia. Poi Sneijder ha colpito la traversa e Cordoba si è visto respingere un pallone da gol.
Morale della storia: la Lazio ha vinto mostrando il meglio del repertorio, l’Inter ha perso mostrando il peggio. Erano sette anni che la Lazio non batteva l’Inter: anche le statistiche sanno dire qualcosa.
Che sventola! L’Inter scopre che Tyson Zarate fa male e l’Aquila fa danni. Grande Lazio, Inter da incubi. La sua difesa è il solito gruviera delle ultime partite. Il gioco della Lazio rintrona la squadra e rispedisce Benitez e i giocatori nell’inferno dei dubbi. Se questa è l’Inter che parte per mondiale, Moratti dovrà farsi più d’un segno di croce. Il campionato ieri sera ha detto due cose: la Lazio sarà osso duro per tutti. L’Inter, per ora, ha perso la corsa. Lazio in testa con il Milan, Inter sempre più lontana: al ritorno da Abu Dhabi potrebbe trovarsi a distanza siderale dai milanisti. Inter con poca testa, nel senso della concentrazione. Ma ormai con poca classe. Giocatori come marionette ammosciate: quando si sveglia uno, si addormentano gli altri.
Dimenticate la difesa saracinesca: se n’è andata con Samuel. Non parliamo dell’attacco: Pandev ha ritrovato il gol, dopo aver sbagliato quello (ancora una volta) che poteva cambiar faccia alla partita. Buon che al mondiale ci sarà Eto’o, e magari Milito.
Partita persa a centrocampo: la Lazio ha giocato con intensità e determinazione. L’Inter è stata una mozzarellina, senza anima. Salvo risvegliarsi dopo aver subito la sventola fortunata di Biava e il 2-0 d’autore, venuto dalla bravura di Zarate e dall’unico intervento sfortunato di Natalino. Poteva essere un diluvio, Castellazzi ha aperto l’ombrello. Quei due gol laziali sono stati l’unico elettrochoc per viandanti addormentati. L’Inter ha ricominciato a giocare calcio determinato nell’ultimo quarto d’ora: ne ha cavato il ritorno al gol di Pandev, una squadra più cattiva, un gioco più credibile. Ma è durato poco, la Lazio ha punito con Hernanes che, insieme a Zarate e Floccari, ha messo i nerazzurri in angoscia. Poi Sneijder ha colpito la traversa e Cordoba si è visto respingere un pallone da gol.
Morale della storia: la Lazio ha vinto mostrando il meglio del repertorio, l’Inter ha perso mostrando il peggio. Erano sette anni che la Lazio non batteva l’Inter: anche le statistiche sanno dire qualcosa.
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